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Gratta e perdi. All’Oasi si discute su come prevenire la ludopatia

21 Nov, 2017

Fabrizio Annaro

Anziani, gioco d’azzardo e ludopatia. Come prevenire. 

Proseguono gli incontri promossi dall’Oasi San Gerardo. Dopo quello dedicato alla depressione, il prossimo 29 novembre ci sarà la presentazione del libro Gratta e Perdi, un’occasione per discutere e approfondire il tema delle dipendenze e del gioco d’azzardo.

Sono incontri, questi dell’Oasi, che hanno lo scopo di aprire la struttura che ospita gli Alloggi Protetti, alla cittadinanza e al territorio in modo che si possano diffondere idee e suggerimenti sulla prevenzione e su come vivere una buona e serena terza età.

Sappiamo bene quanto le attività di prevenzione, sia fisica che mentale, rileva Marco Fumagalli, formatore e animatore de La Meridiana – rallentino il decadimento cognitivo e mantengano in forma l’individuo. Non è mai tempo sprecato quello dedicato ai temi della salute e del benessere psicofisico.

Per questo motivo La Meridiana ha pensato che l’Oasi San Gerardo fosse la sede ideale per offrire occasioni di incontro che sulla qualità della vita e del benessere psicofisico”.

Il ciclo di incontri è organizzato con il Patrocinio del Comune di Monza ed insieme all’associazione il RiCircolo che ha sede proprio all’Oasi. La collaborazione con il Comune di Monza è una collaborazione strategica perché consente di ampliare lo sguardo ai diversi servizi pubblici e privati offerti sul territorio sul tema dipendenze.

Alla presentazione dell’evento del 29 novembre presenti anche gli Assessori Chiara Merlin, alle Politiche Sociali, e Massimiliano Longo alla Sicurezza e al Commercio (qui nella foto a fianco insieme, a sinistra, con  Marco Fumagalli de La Meridiana.

Presto Il Comune di Monza – hanno annunciato gli assessori presenti alla conferenza stampa– emanerà un’ordinanza per ridurre gli orari dell’utilizzo delle slot machine in modo da proteggere con più efficacia le fasce più deboli e più colpite dalla ludopatia. Inoltre saranno premiati i locali pubblici che coraggiosamente hanno deciso di non installare le macchine del gioco d’azzardo. Infine il Comune lancerà una campagna informativa di prevenzione sia riguardo alla ludopatia sia nei confronti delle truffe che colpiscono in modo particolare gli anziani e le fasce deboli della popolazione. Saranno potenziati i luoghi di aggregazione e sostenute le iniziative come queste dell’Oasi su prevenzione e su come migliorare la qualità della vita”.

Nel 2016, in Italia, sono stati spesi oltre 95 miliardi di euro. A Monza nello stesso anno erano installate 490 slot machine. Il Comune della nostra città ha deliberato che le macchina in scadenza saranno eliminate.

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Alla presentazione del 29 novembre oltre agli autori di Gratta e Perdi Fabrizio Arrigoni e Mauro Croce  interverranno  gli esperti del settore dipendenze:

Dott. Maurizio Resentini Direttore Dipartimento PIPSS

Dott.ssa Lucrezia Lorito – Servizio Dipendenze ASST Monza

Dott.ssa Ornella Perego – Promozione Salute e Prevenzione Dipendenze

Esistono poi altri livelli di dipendenza, come ad esempio quella televisiva, analizzata con cura da Marco Fumagalli, coautore del volume, animatore sociale e formatore della Cooperativa La Meridiana che sarà, anch’egli, presente all’incontro.

“Gli over 65 hanno acquisito un rilievo sempre maggiore, soprattutto sotto il profilo economico. Le loro illusioni da alimentare, il loro bagaglio emotivo da risvegliare e la loro eccitazione da sostenere, sostituiscono un’area di mercato (e di prelievo) appetibile e non trascurabile”.

Gli autori, Mauro Croce e Fabrizio Arrigoni, sono puntuali e precisi nella loro analisi. Hanno il coraggio di una denuncia e allo stesso tempo compiono lo sforzo di delineare prospettive di prevenzione.

Mauro Croce, psicologo, psicoterapeuta e criminologo, lavora alla ASL VCO. Insegna alla SUPSI (Scuola Universitaria della Svizzera Italiana) ed è professore a contratto di “Psicologia delle Dipendenze” presso l’Università della Val d’Aosta.

Fabrizio Arrigoni è psicologo, pedagogista, counselor filosofico, insegna Pedagogia e Antropologia e dei laboratori di Geriatria della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Brescia, e Antropologia presso l’Università Pontificia Salesiana di Torino, coordinatore di nucleo presso l’Istituto Vismara de Petri.

Marco Fumagalli È diplomato ISEF, esperto in attività di stimolazione cognitiva, animatore sociale, docente di Metodologia del lavoro sociale,

Oltre alla cultura anche il “corpo” è protagonista  di questi incontri. Dopo quelli dedicati all’importanza  del camminare e di come migliorare il respiro, ci saranno altri momenti con i fisioterapisti d Meridiana. Non mancherà la musica. Per il mese di dicembre è in programma il concerto per voce e pianoforte “Ciao Mamma” (6 dicembre), quello con i “Donatori di musica” (13 dicembre) nonchè il concerto musicale dedicato al Natale (20 dicembre).

L’appuntamento è, quindi, per mercoledì 29 novembre ore 15:30 Oasi San Gerardo via Gerardo dei Tintori, 18 – Monza.

L’Oasi San Gerardo è un bellissimo edificio storico. Si trova a Monza in via Gerardo dei Tintori, 18  (vicino al Tribunale). l’Oasi fu fondata nel 1174 da Gerardo dei Tintori. Egli trasformò la sua casa in uno dei primi Ospedali monzesi e dedicò tutta la sua vita ai bisognosi. Nel 1207 Gerardo fu proclamato Santo. Attualmente l’Oasi è un complesso di  Alloggi Protetti per persone anziane in condizione di fragilità e con difficoltà a vivere in autonomia al proprio domicilio. La Cooperativa La Meridiana, che gestisce il servizio, offre agli anziani servizi di assistenza, protezione, momenti associativi e occasioni di crescita culturale.

Scheda di presentazione del libro Gratta e Perdi.  Anziani, fragilità, gioco d’azzardo

 La fotografia classica della solitudine dell’anziano lo mostra a guardare tristemente la strada dalla finestra di casa; oppure seduto su una panchina ai giardini. La foto più gentile lo vede a spasso col cane. Ora si aggiunge un nuovo scatto: su uno sgabello, ipnotizzato da una slot-machine, nella semioscurità in fondo a un bar.

Pensionamento, vedovanza, mancanza o lontananza dei figli provocano spesso l’isolamento, da cui origina un sentimento di solitudine, che a sua volta funge da incubatore a uno stato di depressione. Se il lungo tempo libero non viene in qualche modo impegnato e valorizzato, rischia di essere solo un “tempo vuoto”. Riuscire a passare il tempo, a trascorrere bene la giornata, può voler dire cercare soddisfazioni momentanee, rifornirsi di piccoli piaceri, producendo sensazioni che almeno per qualche istante consentano di aprire un varco nel muro della noia.

L’illusione e l’emozione di una improbabile vincita al gioco costituiscono uno di questi momenti. Il gioco d’azzardo, infatti, “cattura l’attimo”, con un’eccitazione che inizia con l’idea di sfidare la sorte, prosegue nella trepidazione dell’atte- sa del risultato, e si conclude con la delusione della perdita a cui si reagisce covando mentalmente la rivincita.

L’“industria” del gioco d’azzardo si regge interamente su questa particolare domanda di consumo: un consumo di illusioni, emozioni, eccitazioni e tensione. Gli over65 hanno acquisito un rilievo sempre maggiore, soprattutto sotto il profilo economico. Le loro illusioni da alimentare, il loro bagaglio emotivo da risvegliare e la loro eccitazione da sostenere, costituiscono un’area di mercato (e di prelievo) appetibile e non trascurabile.

Gli autori sono puntuali e precisi nella loro analisi. Hanno il coraggio di una denuncia e allo stesso tempo compiono lo sforzo di delineare prospettive di prevenzione. Ma non solo: hanno arato la problematica, messo in evidenza i molteplici aspetti che intrecciano l’azzardo con la terza e quarta età, sgombrato il campo da numerosi equivoci e cliché fuorvianti.

Soprattutto, hanno riportato l’attenzione su una “congiunzione”, persone anziane e gioco d’azzardo problematico, che rischia di porsi come una questione critica per  il prossimo futuro.

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